Come presentare un progetto alla dirigenza, ma con buone probabilità che venga approvato?
E come invece, da imprenditore o manager, puoi valutare se un progetto che ti viene presentato valga veramente la pena di essere messo in pista, al fine di migliorare le performance complessive?
Lo strumento principe, in casi come questi, si chiama “Business Case”: un documento che spiega a chi lo legge i motivi per prendere, o non prendere, una decisione aziendale.
Quando l’uso del business case diventa una buona abitudine in azienda, il risultato è che l’azienda riesce a prendere decisioni più consapevoli e aumentare così la probabilità di successo.
Tuttavia, il Business Case, come tradizionalmente è pensato nel mondo accademico, è un modello piuttosto laborioso da preparare. E più passa il tempo, più fatica ad adattarsi al mondo veloce e digitale verso cui tutti i business si stanno muovendo, in tutti i settori.
Per capire come risolvere questo problema abbiamo chiesto aiuto a un imprenditore che, per il mercato in cui opera, quello digitale appunto, lavora a una velocità particolarmente elevata, utilizzando molto lo strumento del Business Case.
Stiamo parlando del dott. Fabio Cannavale.
Ex consulente McKinsey e business Angel presso B-Heroes, la trasmissione che su Sky seleziona le migliori startup per aiutarle nell'accelerazione, nel 2004 Cannavale fonda il marchio VolaGratis, oggi “Lastminute.com”.
Il gruppo LM da quel momento cresce fino a 350 milioni di euro di fatturato, arriva a contare più di 1.200 dipendenti, e oggi è anche quotato alla borsa di Zurigo.
A questo proposito è interessante rilevare che questi risultati sono stati resi possibili anche dal fatto che il dott. Cannavale ha da sempre utilizzato un approccio di gestione d’impresa basato su due principi guida:
- il metodo OKR per definire gli obiettivi, tratto dall’esperienza Google;
- il metodo di gestione AGILE, ereditato dal mondo software.
Per questo, all’interno del gruppo LastMinute.com il business case raggiunge oggi una dimensione diversa: più veloce, meno formale, e più adatta a una realtà di business dove la velocità e i cambiamenti continui sono importanti chiavi del successo.
Ecco perché oggi il dott. Cannavale sta per spiegarti, all’interno del corso:
Perché il business case “accademico” è destinato a MORIRE (e perché è ora di adottare un nuovo modello, che chiamiamo “business case Agile”).
Cos’è un business case “Agile”: perché utilizzarlo, quando va utilizzato, ma soprattutto quando NON utilizzarlo.
Le filosofie di lavoro OKR e Agile: perché è importante conoscerle e perché possono fare la differenza per la tua azienda, non solo quando si parla di Business Case, e in qualsiasi settore tu operi, anche in quelli più tradizionali.
Un esempio pratico di Business Case in Lastminute.com, commentato da Cannavale in persona: per capire insieme come funziona e come effettivamente aiuti a prendere decisioni basate sui dati e con un alto tasso di efficacia.
Come prendere le decisioni in base al business case? Quando finanziare il progetto? Quando farlo cadere? Le considerazioni di Cannavale, spiegate con un esempio.
Infine lo speciale documento che LastMinute.com ha gentilmente messo a disposizione dei clienti di questo corso, con il quale loro stessi addestrano i collaboratori a conoscere le regole degli obiettivi OKR.
Alla fine del corso se sei un collaboratore che deve presentare un business case, saprai farlo in un modo nuovo, molto più veloce, ma altrettanto efficace.
Se invece sei un imprenditore o un manager, non solo avrai conosciuto un modo più adatto ai tempi in cui viviamo per prendere decisioni in azienda, ma avrai anche delle linee guida operative che ti aiuteranno a capire quando far partire un progetto, quando fermarlo, e quando iniziare un test rapido.
Sei pronto dunque a portare lo strumento del business case nell’era digitale?
Seguici nel corso allora!