Come fare un bilancio aziendale? Ecco una guida semplicissima



Devi redigere un bilancio aziendale e temi di avere qualche difficoltà? Questo documento è molto importante, poiché fornisce informazioni sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sui rendiconti finanziari e, in generale, sullo “stato di salute” di una impresa.

Eh, no, non basta sapere come usare Excel o avere interessi in ambito finanziario, ma niente panico: in questa guida, ti aiuteremo a capire come fare un bilancio aziendale, analizzandolo in tutte le sue parti.

Cos’è e a cosa serve un bilancio aziendale?

Come abbiamo accennato nell’introduzione, il bilancio aziendale (noto anche come “bilancio di esercizio”o “bilancio contabile”) è un documento contabile che riassume tutte le attività annuali di un’azienda, i dati numerici e qualunque informazione relativa ai dipendenti, agli acquisti, alle vendite e molto altro.

In parole semplici, il bilancio è una diapositiva della situazione finanziaria dell’azienda in una certa data. Per esempio, gli importi esplicitati nel bilancio datato 12 dicembre dell’anno N rappresentano tutte le transazioni registrate fino al 12 dicembre di quel dato anno.

Tutti i dati contabili vengono successivamente riepilogati nei prospetti del bilancio e sono molto utili per una gestione ottimale della propria impresa.

Il bilancio aziendale è un documento obbligatorio per legge, ma anche uno strumento prezioso per gli imprenditori, perché aiuta a misurare e valutare i risultati di una impresa in termini numerici di fatturato e di crescita aziendale.

Inoltre, il bilancio è importante da considerare prima di prendere qualsiasi tipo di decisione a livello aziendale, proprio perché fornisce una visione generale e dettagliata dell’andamento dell’azienda stessa.

Nel prossimo paragrafo capiremo meglio perché non trascurare mai la compilazione del bilancio aziendale.

Perché è fondamentale fare un bilancio aziendale?

Anche se ne abbiamo già parlato in precedenza, è importante ricordare l’importanza del bilancio aziendale o bilancio d’esercizio.

Questo documento fornisce una visione chiara e completa dello stato di un’azienda. Infatti, è necessario ricordare che una impresa può sopravvivere nel lungo periodo solo se è solvibile e crea valore per i suoi azionisti.

Per questa ragione, l’impresa ha bisogno di creare ricchezza anche attraverso investimenti sufficientemente redditizi.

Dunque, saper compilare, leggere e interpretare un bilancio aziendale non solo è un obbligo contabile, ma è anche il modo più adeguato per prendere decisioni importanti sulla base di criteri precisi e dati concreti.

Nonostante esistano degli standard internazionali di contabilità da rispettare, ciascun Paese ha proprie regole. L’ordinamento italiano prevede la stesura dei seguenti documenti:

  • Stato patrimoniale;
  • Conto economico;
  • Nota integrativa;
  • Rendiconto finanziario.

Vediamo di approfondire tutti questi documenti nel prossimo paragrafo.

Di quali parti si compone e come fare un bilancio aziendale

Il bilancio aziendale include diversi documenti contabili che un’azienda ha l’obbligo di stilare con una determinata periodicità, ai sensi della legge e per applicazione del principio di verità.

Lo scopo è quello di chiarire in modo corretto, veritiero e completo sia la situazione economica, finanziaria e patrimoniale di un’azienda durante un esercizio contabile, sia il risultato economico dell’azienda in questione.

Generalmente, la redazione del bilancio aziendale prevede quattro documenti o sezioni principali. Vediamoli insieme brevemente:

1. Stato patrimoniale

È la situazione patrimoniale dell’azienda alla chiusura. Questo documento rappresenta:

  • L’attivo, cioè tutte le proprietà e i beni posseduti dall’impresa: attrezzature, macchinari, utensili vari, ma anche la disponibilità liquida, come la cassa e i saldi attivi dei conti correnti bancari.
  • Il passivo, cioè tutti i debiti che ha l’azienda nei confronti di terze parti, come banche e fornitori.
  • La differenza tra l’attivo e il passivo, chiamata “patrimonio netto”.

2. Conto economico 

È un documento che riporta tutte le informazioni relative ai costi o alle spese sostenute dall’impresa, ma anche tutti i ricavi o guadagni ottenuti durante l’esercizio. In contabilità, la differenza tra questi due elementi è chiamata “utile o perdita d’esercizio”.

3. Nota integrativa 

Questa sezione del bilancio contiene alcune informazioni aggiuntive allo stato patrimonialee al conto economico, necessarie anche per spiegare i criteri di redazione utilizzati. L’informativa richiesta in nota integrativa è duplice:

  • Una informativa di solo accounting, volta a illustrare il contenuto delle singole voci di bilancio.
  • Una informativa utile a valutare l’andamento aziendale.

4. Rendiconto finanziario 

È la sezione adibita alla misura dei flussi di cassa che riguardano l’esercizio contabile. È un documento poco conosciuto, entrato in vigore dal 2015 come una delle sezioni del bilancio previste dal Codice Civile.

Dopo aver visto i quattro documenti di cui si compone un bilancio aziendale, è bene però precisare che non tutte le imprese devono predisporre questi quattro documenti. Infatti, a seconda del tipo di attivitàe delle dimensioni dell’impresa, alcune sezioni possono essere trascurate.

A tal proposito, nel prossimo paragrafo vediamo le diverse tipologie di bilancio aziendale e per quali aziende sono più indicate.

Cosa sapere a proposito della relazione sulla gestione?

Un altro importante documento di complemento è la relazione sulla gestione, necessaria per due ragioni: da un lato soddisfa gli obblighi contabili e fiscali e dall’altro mette a disposizione di soggetti interni o esterni i dati sulla situazione dell’azienda.

L’art. 2428 c.c. stabilisce che il bilancio sia affiancato da una relazione stilata dagli amministratori, nella quale si analizzano la situazione e la gestione aziendale, con particolare attenzione ai costi, agli investimenti sostenuti e ai ricavi ottenuti.

Con questo documento, gli amministratori integrano il bilancio, comunicando non solo la situazione attuale, ma anche le prospettive di sviluppo nel medio e lungo termine e le attività di ricerca e sviluppo in cui l’azienda ha investito.

Quali altre informazioni devono essere inserite nel bilancio aziendale?

Nel bilancio aziendale vanno inseriti i saldi di ogni conto, dopo aver effettuato le modifiche di valore. Tutti questi dati vengono recuperati dal libro giornale, che contiene le operazioni di gestione sostenute, da contabilizzare in partita doppia: è il metodo di tenuta delle scritture contabili, così definito perché prevede che ogni operazione sia registrata due volte.

I sottoconti sono poi inseriti nel piano dei conti che si può suddividere fino a quattro categorie:

  • Gruppi;
  • Mastri;
  • Conti;
  • Sottoconti.

Entriamo ora nel vivo della questione e capiamo come fare un bilancio aziendale.

Quali principi seguire per redigere un bilancio aziendale?

Il bilancio d’azienda dev’essere redatto secondo i principi generali di chiarezza, veridicità e correttezza. Inoltre, per la stesura del bilancio aziendale, l’art. 2423 bis del C.c. specifica i principi da seguire:

Continuità

Le valutazioni vanno effettuate nella prospettiva di funzionamento aziendale presente e futuro, tenendo conto dell’attivo e del passivo. Perciò, le valutazioni vanno fatte considerando i cambiamenti cui vanno incontro i beni valutati.

Prudenza

Per determinare il reddito è necessario:

  • Contabilizzare perdite e oneri;
  • Contabilizzare le operazioni positive, ma solo se effettivamente realizzate alla chiusura dell’esercizio;
  • Non contabilizzare gli utili che derivano da aumenti non durevoli del patrimonio;
  • Valutare i rischi e le perdite di competenza, anche se scoperti, alla chiusura dell’esercizio.

Competenza economica

È importante tenere conto degli oneri e dei ricavi solo se direttamente correlati all’esercizio. Si devono considerare i costi di beni e servizi del periodo preso in considerazione e maturati nell’esercizio, oltre ai ricavi, con il relativo costo.

Separazione 

Per ottenere informazioni corrette, è necessario analizzare ogni voce del bilancio: anche se composta da più elementi, deve essere valutata singolarmente.

Costanza 

Non è possibile modificare i criteri di valutazione per redigere il bilancio, in modo da comparare tra loro i bilanci nel tempo.

Prevalenza della sostanza sulla forma 

Questo principio è stato introdotto con il D.Lgs. n.6/2003 e prevede che la valutazione delle voci in cui registrare le operazioni sia stabilita in virtù della loro funzione economica.

Quante tipologie di bilancio aziendale possiamo individuare?

Esistono differenti tipi di bilancio, a seconda delle esigenze dell’azienda:

Bilancio in forma ordinaria 

È la versione più “classica” del bilancio, formata da tutte e quattro le componenti analizzate nel paragrafo precedente (e quindi stato patrimoniale, conto economico, nota integrativa e rendiconto finanziario).

Bilancio abbreviato 

Questo tipo di bilancio non prevede il rendiconto finanziario ed è ammesso solo per le aziende che, nei primi bilanci, non abbiano superato i 4 milioni sullo Stato Patrimoniale e gli 8 milioni di ricavi. Inoltre, i dipendenti impiegati nell’attività non devono essere più di 50 unità.

Bilancio delle micro imprese

Questo bilancio è composto solo dallo stato patrimoniale e dal conto economico, poiché riguarda aziende che non hanno superato i 175 mila euro nell’attivo e i 350 mila euro di ricavi. In questo caso, i dipendenti occupati nell’attività non devono essere più di 5 unità.

Bilancio finale di liquidazione 

Questo tipo di bilancio è da redigere in caso di liquidazione di una società, una volta che tutte le procedure di liquidazione siano state completate. Con questo documento si completa il passaggio di consegne dagli amministratori ai liquidatori.

Costoro hanno l’obbligo di indicare la quota spettante a ciascun socio dopo la divisione dell’attivo. Si tratta perciò dell’ultimo documento contabile che un’azienda deve produrre poiché entrata in procedura di liquidazione.

Perché è altrettanto importante saper leggere un bilancio aziendale?

Leggere un bilancio potrebbe essere un po’ complicato per chi non è del settore, poiché si tratta di un documento fiscale redatto con linguaggio tecnico.

Tuttavia, per chi se ne deve occupare e per chi è coinvolto nella gestione aziendale, leggere un bilancio è fondamentale, poiché questo documento racconta cosa ha fatto un’azienda nel giro di un anno e porta vari benefici alla società, contribuendo prima di tutto a valutare il lavoro svolto.

Inoltre, leggere il bilancio di una impresa consente di capire come l’azienda è vista sul mercato da terzi, come per esempio banche, fornitori e distributori, classificandola sul mercato.

Quando va fatto il bilancio aziendale?

In applicazione dell’art. 2435 c.c., il bilancio aziendale deve essere redatto dagli amministratori dell’impresa, indipendentemente dallo statuto giuridico dell’impresa stessa. L’approvazione deve essere effettuata tra 120 e 180 giorni dalla fine dell’esercizio.

Inoltre, l’amministratore deve inoltrare il bilancio per via telematica all’Ufficio del Registro delle Imprese competente, entro 30 giorni dall’approvazione.

Chi si occupa di redigere il bilancio aziendale?

Lo abbiamo accennato nel paragrafo precedente, ma vale la pena fare un breve approfondimento. Il responsabile del bilancio è la figura che si occupa di predisporre, organizzare e presentare il bilancio sia all’interno sia agli organi esterni preposti al controllo, oltre agli stakeholder in generale. Questi ultimi sono soggetti o gruppi con interessi legati all’impresa.

Inoltre, il responsabile del bilancio, per le società quotate in borsa, ha l’obbligo della certificazione del bilancio, che ha lo scopo di garantire trasparenza e correttezza dei dati e delle informazioni trasmesse.

Le principali attività del Responsabile del bilancio sono:

  • Monitoraggio della raccolta dei dati contabili e del loro corretto inserimento nei sistemi contabili dell’azienda.
  • Compilazione dei bilanci infrannuali, per controllare l’andamento della gestione e accertare tempestivamente le cause di eventuali anomalie e/o scostamenti rispetto alle previsioni reddituali e finanziarie.
  • Elaborazione e redazione del bilancio annuale dell’azienda.
  • Transizione e successiva adozione dei principi contabili nazionali e internazionali (cioè degli International Accounting Standards – IAS; International Financial Reporting Standards – IFRS) nella redazione dei conti annuali individuali e di gruppo delle società.

Dopo tutte queste informazioni, abbiamo ancora qualche consiglio per te. Per fissare meglio quanto appreso da questa guida, nel prossimo paragrafo ti consigliamo alcuni corsi online di economia.

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