Non sai come creare un brand partendo da zero? No panic: il segreto è una meticolosa pianificazione. Se desideri avere successo, non lasciare nulla al caso, ma progetta passo dopo passo la crescita del brand.
Non è semplice costruire un brand da zero, che possa resistere alla concorrenza nel lungo periodo. Ma nulla è impossibile, l’importante è avere un progetto solido e coerente e studiare tanto. Vediamo insieme da dove iniziare e quale direzione seguire.
Cosa significa creare un brand?
Dietro a un brand non c’è solo un’attività di naming e un logo studiato ad hoc. Infatti, un brand è molto di più: è qualcosa di riconoscibile allo sguardo del proprio target, che riesca a fare immediatamente la differenza rispetto ai competitor. In sostanza, un brand posiziona l’azienda, un prodotto o un servizio sia sul mercato, sia nella mente dei consumatori.
Creare un brand da zero significa anche saper interagire con i clienti, conoscerne le aspettative e comprendere a pieno le proprie necessità e i propri valori, per tradurre tutto ciò in una immagine coerente, accattivante e ben riconoscibile.
Inoltre, collegata al brand c’è anche la reputazione, la comunicazione dei valori e della mission e una precisa strategia.
Per creare un brand da zero è necessario seguire alcuni step ben precisi. Bisogna avere ben chiaro che cosa si vuole raccontare con il brand, come si vuole evolvere, quali valori veicolare e in che modo farlo.
Come pianificare una brand strategy efficace: 3 step fondamentali
La brand strategy è la strategia tramite la quale costruire e condividere il brand con le persone. In particolare, è il progetto con il quale definisci:
- Cos’ è il tuo brand.
- Qual è il suo scopo.
- Come comunica i propri valori e le proprie funzioni agli altri.
Detto ciò, vediamo insieme i vari step per definire un’adeguata strategia di brand.
Primo step: Analisi del punto di partenza
La core identity è l’essenza del brand e della brand strategy e include il perché, il cosa e il come del brand stesso. Tieni a mente questi concetti, che saranno fondamentali nella realizzazione del business plan, cioè il documento nel quale viene descritto un progetto imprenditoriale delineandone obiettivi, strategie, marketing e previsioni:
- Vision: definisce perché esiste, qual è la visione, qual è l’essenza.
- Mission: è il “cosa” del tuo brand e definisce gli obiettivi.
- Valori: è il “come” e descrive in che modo, su cosa e in base a quali motivazioni agisce il brand.
Successivamente, poniti queste domande:
- Quali sono la mia vision, la mission e i miei valori?
- Descrivono adeguatamente ciò che il brand ha intenzione di comunicare?
- Descrivono adeguatamente il modo in cui vorrei che il brand fosse percepito?
- C’è qualcosa che manca o che dovrebbe essere meglio definito, prima di iniziare?
Secondo step: Analisi della concorrenza
Scopri chi sono gli altri player del tuo settore di riferimento e in che modo sono simili o differenti da te, dopodiché concentrati sui tuoi competitor diretti o su quelli con i quali vorresti competere.
L’analisi della concorrenza è un meticoloso lavoro di intelligence e richiede pazienza, ma è necessario investire tempo in quest’attività, per capire alcuni aspetti essenziali:
- Come i competitor si presentano al mercato.
- Come parlano dei loro prodotti e servizi.
- Quali sono i punti di forza e di debolezza.
- Perché i tuoi potenziali clienti in questo momento si rivolgono alla concorrenza.
Terzo step: Sviluppo delle buyer personas
Le personas sono una rappresentazione del tuo target ideale, e includono una mappa della loro demografia e psicografia. Ciò serve fondamentalmente per capire:
- Chi sono i tuoi potenziali clienti.
- Di cosa si occupano nella vita.
- Cosa ritengono importante.
- Quali problemi vogliono risolvere.
Solitamente, si creano le buyer personas utilizzando sondaggi, osservando il comportamento delle persone sui social o tramite l’analisi dei dati: ciò aiuta a realizzare un’offerta mirata di prodotti, servizi e contenuti.
Che cos’è la brand identity
La brand identity è un concetto complesso che racchiude il naming, il pay-off, il logo e i colori del brand, oltre a vision, mission, valori e dunque la Unique Selling Proposition (USP).
Si tratta del messaggio che scegli di comunicare e che ti differenzia rispetto ai concorrenti. Una USP ben ideata promuove la comunicazione mirata e ha un notevole impatto sul branding, sul copywriting e su molte scelte di marketing.
Il nome, il logo e i colori del brand sono fattori fondamentali: infatti, non si tratta solo di un aspetto puramente grafico e visivo, ma sono coinvolte anche le sensazioni e i valori che si vogliono comunicare.
A proposito di colori: non possono essere scelti a caso, ma ogni tonalità, secondo la psicologia dei colori, racchiude un significato preciso.
Per esempio, il grigio trasmette calma e comunica un senso di neutralità: è perfetto per brand del settore hi- tech e automotive, mentre il rosso richiama l’eccitazione e il divertimento, e non a caso è usato da brand come la Coca Cola, mentre il verde è automaticamente collegato all’ambiente e alle attività sostenibili.
Bisognerà poi definire anche il pay-off, ovvero lo slogan che definisce il brand, il tone of voice, ovvero come viene effettuata la comunicazione verso il target di riferimento che è una caratteristica davvero importante.
Brand Positioning: come distinguerti dai concorrenti (corso pratico)La creazione del brand in 4 passi fondamentali
Spesso si ritiene (erroneamente) che avere un nome originale o un logo colorato e stravagante sia tutto ciò che è necessario per catturare l’attenzione dei potenziali clienti. Invece, dietro la creazione di un brand c’è molto, molto di più. Ecco perché bisogna procedere seguendo precisi step.
1. Naming
Una volta definite le caratteristiche del brand e stabilito cosa e come si vuole comunicare, bisognerà procedere con il naming. In pratica, si tratta d’individuare il nome con cui sarà conosciuto il tuo brand.
Questo processo evidenzia l’identità del brand, deve coinvolgere il target, deve suscitare curiosità e trasmettere emozioni.
Il brand name dovrà essere evocativo, in grado di richiamare il settore o i valori che vuole comunicare. Quando si effettua un’operazione di naming, è importante anche pensare nel lungo periodo: infatti, il nome aziendale deve essere semplice da ricordare, difficile da confondere con quello dei competitor esistenti sul mercato, ma, se pensi di espandere il tuo business in futuro, magari offrendo altri prodotti o servizi, è bene creare un brand da zero che abbia un nome piuttosto generico, in modo da non vincolarlo a un solo prodotto o servizio specifico.
2. Logo riconoscibile
Il tuo logo è un altro aspetto importantissimo della tua attività di branding. Infatti, il logo è spesso il primo aspetto della tua azienda che viene visto dall’esterno e ha un ruolo fondamentale nel consolidare la percezione iniziale del tuo brand.
3. Slogan accattivante
Oltre a individuare il nome e a creare il logo del tuo brand, pensa anche a uno slogan breve e catchy, che racchiuda lo spirito e i valori del tuo brand.
Non è sempre necessario avere uno slogan, ma potrebbe essere una risorsa utile per creare un brand di successo, perché aiuta a essere ancora più riconoscibile.
Inoltre, uno slogan può comparire praticamente dappertutto, dai tuoi biglietti da visita alla tua bio su Instagram.
4. Dai una personalità al brand
Prima di realizzare un brand, sarebbe opportuno individuare alcuni aggettivi che lo definiscano, oppure trovare un oggetto, un concetto astratto, un animale o qualunque riferimento (anche prendendo spunto dalla vita quotidiana e dalla propria esperienza) che possa racchiudere ed esprimere i valori da comunicare.
Quando si crea un brand da zero può aiutare immaginarlo come fosse una persona, e ciò contribuisce a meglio definire il tono di voce delle comunicazioni, gli aspetti visivi, come il logo e i colori, ma anche la modalità di interazione col target di riferimento.
Corsi di branding online per affinare le tue competenze
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