Hai mai sentito parlare di Ho’Oponopono? Sai cosa significa? È un’antica pratica hawaiana, un metodo di guarigione spirituale e riconciliazione (un po’ come le costellazioni familiari). Questa parola può essere tradotta in maniera semplice come “correggere un errore” o “rimettere le cose al loro posto”. In questo articolo, scopriremo insieme qualcosa di più su questa pratica e vedremo quale corso online seguire per approfondire ulteriormente.
Cosa è Ho’Oponopono? Un po’ di storia
Questa pratica ha lo scopo di purificare il subconscio dai pensieri negativi e dai ricordi dolorosi, consentendo di vivere una vita più armoniosa e serena. In questo senso, è simile all’ipnosi regressiva (leggi qui come funziona l’ipnosi regressiva), anch’essa usata per guarire i traumi.
Le origini di Ho’Oponopono risalgono ai tempi antichi. Il metodo veniva utilizzata dai kahuna, cioè i maestri spirituali hawaiani, per risolvere problemi di salute, appianare le disarmonie familiari e gestire i conflitti interni alla comunità.
Il concetto di Ho’oponopono deriva dalla cultura polinesiana, la quale, sin dall’antichità, ritiene che la malattia fisica e spirituale derivi dagli errori che commettiamo, chiamati hara o hala.
In alcune isole del Pacifico meridionale, è ancora oggi profondamente radicata la convinzione che rabbia ed emozioni negative danneggino la salute fisica.
Poiché è impossibile non provare alcuna emozione negativa, la soluzione è la confessione. Infatti, i popoli del Pacifico credono fermamente che tenere segreto il male che si è fatto peggiori la situazione. Invece, quando si confessa l’errore, questo non ha più alcun potere sulla persona.
L’evoluzione di Ho’Oponopono e il suo utilizzo oggi
Questo concetto antico si è evoluto nel tempo ed è diventato il mantra che oggi caratterizza Ho’Oponopono: non c’è più bisogno di confessare il male a qualcun altro, ma possiamo farlo con noi stessi, perché rappresentiamo tutto il resto del cosmo. Quindi, perdonarci significa perdonare il mondo intero e guarire una ferita collettiva.
Nel corso del XX secolo, Ho’Oponopono è stata riscoperta e poi rielaborata da Morrnah Simeona, una kahuna moderna. La maestra spirituale ha sviluppato un metodo semplice per praticare Ho’Oponopono nella vita quotidiana, in collaborazione con il Dr. Ihaleakala Hew Len.
Spesso, molte persone che praticano o insegnano come fare meditazione e come fare yoga si avvicinano, oppure, addirittura, si certificano nella pratica di Ho’Oponopono, perché si tratta sempre di un metodo utile all’equilibrio interiore e al benessere spirituale. Vediamo come fare questa pratica.
Come iniziare a praticare Ho’Oponopono nella vita quotidiana
Una volta capito il significato di Ho’Oponopono, come si può applicare questa tecnica nella vita quotidiana? Tra pochissimo scoprirai che la pratica di Ho’Oponopono è abbastanza semplice, ma piuttosto efficace.
Ecco i 5 passaggi fondamentali per iniziare la pratica:
- Identificare il problema: riconosci il problema o la situazione che desideri risolvere. Il consiglio è di annotarla su un foglio e leggerla a voce alta.
- Assumersi le responsabilità: assumiti la responsabilità della tua vita. Infatti, niente di ciò che ci accade capita per caso, ma tutto è il risultato dei nostri pensieri, parole e azioni.
- Ripetizione di 4 frasi fondamentali: “Mi dispiace. Perdonami. Grazie. Ti amo”. L’intento è trasformare in energie positive le energie negative e indesiderate. Queste frasi vanno ripetute lentamente, scandendo bene le parole, con profondità e consapevolezza.
- Rilasciare i pensieri negativi e i ricordi dolorosi: i pensieri negativi provocano blocchi energetici che ostacolano la nostra felicità e il nostro benessere. Ho’Oponopono aiuta a liberarci da questi blocchi e a creare una realtà per noi più positiva.
- Purificare l’anima: questa sequenza di concetti e azioni consente di liberare i ricordi dolorosi e di purificare la mente e l’anima. Va ripetuta ogni volta che se ne avverte la necessità.
Sono necessari particolari requisiti per praticare Ho’Oponopono?
No: Ho’Oponopono è una pratica semplice e accessibile a tutte le persone. Perciò, non è necessario avere particolari conoscenze spirituali o religiose per praticarla. È sufficiente la volontà di assumersi la responsabilità della propria vita e aprirsi al cambiamento.
Quanto tempo occorre per vedere i primi risultati con Ho’Oponopono?
I risultati possono variare da una persona all’altra. Alcune persone possono notare cambiamenti immediati, mentre per altre potrebbe essere necessario più tempo. La chiave di una buona riuscita è la pratica costante e la fiducia nel processo. In particolare, è importante che l’intenzione sia davvero forte.
Quali sono i benefici di Ho’Oponopono?
L’antica pratica di Ho’Oponopono può portare moltissimi benefici nella tua vita, tra i quali:
Iniziando a praticare Ho’Oponopono con regolarità e convinzione, ti accorgerai di acquisire sempre più consapevolezza, e ti comporterai con maggiore onestà e apertura verso di te.
Inoltre, le cause scatenanti dei tuoi comportamenti potranno venire alla luce più facilmente, favorendo il miglioramento. Questo sistema è stato utilizzato anche per aiutare persone soggette a rabbia repressa, depressione e ansia. Soprattutto se segui già un percorso di psicoterapia, sei sulla strada giusta per liberarti dei tuoi fardelli irrisolti. Prima di salutarci, vediamo insieme un corso di formazione in e-learning da seguire per approfondire ulteriormente questa pratica.
Quale corso online di Ho’Oponopono seguire?
Puoi dare un’occhiata al nostro sito CORSI.it: troverai i corsi più adeguati alle tue esigenze e ai tuoi interessi, scegliendo da un catalogo con più di 200 corsi. Potrai seguire le video lezioni da qualsiasi dispositivo e in ogni momento della giornata, gestendo la tua formazione con i tuoi impegni professionali, universitari o personali.
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Imparerai a vivere con maggiore serenità e fiducia in te e nelle altre persone, saprai come prenderti la responsabilità della tua vita, come usare al meglio la Legge di Attrazione e ottenere più risultati.
Inoltre, apprenderai a gestire meglio stress, rabbia e ansia, ad avere meno paura del futuro e una maggiore stabilità emotiva, come trovare il tuo vero potenziale e un mondo di infinite possibilità. Cosa aspetti a iniziare?
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Le costellazioni familiari funzionano? Molte persone se lo domandano. Si tratta di una metodologia terapeutica su base non scientifica, ma utilizzata spesso nelle sedute di psicologia sistemica. Il metodo ha suscitato l’attenzione per via del suo approccio originale alla risoluzione di conflitti e traumi familiari.
In questo articolo esploreremo opinioni, esperienze, testimonianze, considerazioni ed esempi pratici per aiutarti a formarti un’idea su questa metodica, valutando sia i lati positivi sia eventuali criticità. Inoltre, se desideri approfondire questo aspetto, ti daremo anche dei consigli sui corsi online.
Costellazioni familiari: opinioni e testimonianze
Prima di andare oltre, se non sai cosa sono le costellazioni familiari, sappi che si tratta di sistemi familiari regolati da dinamiche inconsce e vengono usate come metodologie terapeutiche.
Elaborata dal terapeuta tedesco Bert Hellinger, questa pratica combina elementi di psicologia, spiritualità e dinamiche di gruppo per indagare i legami intergenerazionali e le influenze nascoste che possono condizionare la vita delle persone.
In linea generale, le opinioni e le testimonianze di cui si trova riscontro sul web sono positive; nei blog si parla di risultati anche pratici, ottenuti in tempi brevi, come per esempio trovare un lavoro, conoscere nuove persone, iniziare una relazione amorosa, migliorare il rapporto con i figli.
Tuttavia, non bisogna dimenticare che non è la costellazione in sé a risolvere i problemi, ma si tratta di una tecnica di accrescimento e consapevolezza personale, che funziona se la si mette in pratica nel modo giusto, possibilmente in affiancamento a un percorso di psicologia o psicoterapia professionale.
Come si svolge una seduta di costellazioni familiari?
In genere, una sessione di costellazioni familiari si svolge in gruppo, con persone che non si conoscono. La persona (cliente) che cerca lo scioglimento di un problema individua tra il gruppo le persone che possano rappresentare i membri della sua famiglia, scegliendo anche qualcuno che assuma il ruolo di lei stessa, per completare la dinamica familiare.
Le persone partecipanti, che rappresentano i membri della famiglia del/della cliente, sono posizionati nella stanza in relazione tra loro. In questo modo, si crea un modello vivente della famiglia.
Osservare dall’esterno la dinamica familiare consente di fare chiarezza all’interno degli atteggiamenti più o meno inconsci che condizionano la nostra vita e le nostre relazioni.
Come evidenzia l’articolo della Narional Library of Medicine, come ogni metodo relativamente nuovo (si tratta di una pratica ancora di nicchia per certi versi), anche quello delle costellazioni familiari incontra spesso scetticismi e paure.
Se vuoi approfondire, qui un articolo sugli strumenti utilizzati nelle costellazioni familiari, e qui una lista di libri per capire la metodologia delle costellazioni familiari.
Perché talvolta le opinioni sono divergenti? Ecco 4 elementi da considerare
Alle volte, ci sono anche opinioni polarizzate a causa di diversi fattori, vediamone quattro:
- Aspettative individuali: le persone che si avvicinano a questa pratica con aspettative molto alte potrebbero rimanere deluse, se si aspettano di ottenere risultati senza la volontà di fare un lavoro su sé stesse. Come abbiamo detto poco fa, si tratta di un metodo di accrescimento personale, ma siamo noi a dover affrontare le nostre debolezze e i nostri conflitti, per superarli e vivere meglio.
- Esperienza del terapeuta: l’efficacia di una sessione può dipendere dalla competenza e dalla sensibilità del terapeuta, che in questo caso si chiama “facilitatore” o “facilitatrice”, ed è la persona che guida il percorso e aiuta chi partecipa a trovare una nuova soluzione.
- Predisposizione individuale: le persone più aperte a metodi alternativi tendono a trarne maggiore beneficio rispetto alle persone più scettiche.
- Contesto culturale e background psicologico: in alcune circostanze e per alcune persone, i temi familiari e intergenerazionali hanno un ruolo molto importante, rendendo le costellazioni più rilevanti.
Nel prossimo paragrafo parliamo un po’ dell’efficacia delle costellazioni familiari.
Efficacia delle costellazioni familiari
A quanto si evince, l’efficacia delle costellazioni familiari sembra essere molto soggettiva. Molte persone assicurano di aver beneficiato di tangibili vantaggi dalla terapia. Al contrario, altre persone hanno avuto esperienze differenti.
Poiché si tratta di un percorso olistico, gli effetti possono variare da una persona all’altra. L’assunto sul quale si basano le costellazioni familiari è che la persona, per sua natura, è libera e di conseguenza le reazioni sono molto diverse da un individuo all’altro.
È importante considerare che le costellazioni sistemiche familiari sono un approccio non basato sull’evidenza (EBT). Ciò significa che non sono stati condotti studi scientifici sufficienti, in grado di dimostrare che questo trattamento risulti efficace per la maggior parte delle persone.
Tuttavia, le ricerche scientifiche per esplorare l’efficacia e gli effetti positivi di questa metodica sono sempre più numerose e, contestualmente a un percorso di psicoterapia o di psicologia sistemica, le costellazioni familiari possono essere utili a vedere alcuni nodi familiari, traumi pregressi e conflitti irrisolti.
Esempi di costellazioni sistemiche familiari
È possibile rivolgersi a un/una terapeuta con specializzazione in costellazioni sistemiche familiari per ogni tipo di problema personale e professionale.
Ciò significa che alcune problematiche e criticità possono essere trasmesse anche sul lavoro, compromettendo, per esempio, lo sviluppo della carriera, il mantenimento del posto di lavoro, la realizzazione professionale.
Vediamo quindi insieme alcuni esempi di costellazioni sistemiche, riportando possibili casi che potrebbero essere affrontati nel setting della costellazione familiare. I primi tre esempi riportano tipiche situazioni sperimentate in ambiente professionale:
- Difficoltà a vedere riconosciuto il proprio valore;
- Subire episodi di mobbing;
- Avere difficoltà relazionali con colleghi/e o responsabili.
Inoltre, le costellazioni familiari possono essere utilizzate anche e soprattutto per problemi di tipo personale. Per esempio:
- Difficoltà a trovare un/una partner;
- Rapporti difficili con uno dei genitori;
- Criticità irrisolte all’interno della sfera familiare.
Abbiamo osservato come l’efficacia delle costellazioni familiari possa variare da una persona all’altra. Ci salutiamo con alcune considerazioni e un consiglio su un corso di formazione.
Alcune riflessioni finali
Per molte persone, le costellazioni familiari sono state una svolta nella risoluzione dei conflitti familiari, portando a un miglioramento del benessere psicologico ed emotivo. Per altre persone, rappresentano un metodo troppo soggettivo è troppo debole scientificamente.
Se stai pensando di provare questo percorso, tieni presente che il risultato potrebbe variare in base alla tua apertura mentale, alle tue aspettative e alla competenza di chi gestisce la seduta (affidati sempre a un/una professionista).
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In particolare, imparerai come sperimentare processi di autoguarigione, sarai in grado di risolvere problemi che riguardano la professione o il denaro, otterrai reiterate coincidenze favorevoli e inizierai a vivere una vita più piena e soddisfacente. Cosa aspetti?
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Hai mai sentito parlare delle costellazioni familiari? Questa pratica si occupa di svelare le dinamiche nascoste all’interno delle nostre famiglie, liberandoci da pattern comportamentali e schemi ripetitivi che condizionano la nostra vita.
Come possono, le costellazioni familiari, aiutarci a stabilire un nuovo equilibrio? Ne parleremo in questo articolo, esplorando le origini, i principi fondamentali e il rapporto tra costellazioni familiari e psicologia sistemica. Inoltre, ti suggeriremo un corso online per approfondire ulteriormente questo affascinante argomento.
Cosa sono le costellazioni familiari?
Si tratta di una metodologia terapeutica basata su un assunto: ogni persona è parte di un sistema familiare più ampio, e le dinamiche di questo sistema possono condizionare profondamente la propria vita.
Tramite una rappresentazione simbolica, si cerca di portare alla luce le dinamiche inconsce che si ripetono di generazione in generazione, con lo scopo di risolverle e stabilire un nuovo equilibrio.
In altre parole, le costellazioni familiari sistemiche rappresentano un approccio terapeutico esperienziale. Tramite questa metodologia, una singola persona o un gruppo di persone hanno l’opportunità di riconoscere e sciogliere alcune dinamiche nascoste che impediscono loro di essere pienamente felici e vivere le relazioni con serenità.
Origini e fondamenti delle costellazioni familiari
La prima persona a utilizzare l’espressione “costellazione familiare” fu Alfred Adler, in riferimento ai legami e al senso di appartenenza che possono ramificarsi all’interno di un albero genealogico.
A partire dal 1980 Bert Hellinger, uno psicologo e scrittore tedesco, si è ispirato a diverse discipline, tra cui la fenomenologia, la psicologia sistemica e la psicologia analitica; ha sviluppato un metodo per utilizzare diversi esercizi utili a comprendere e risolvere i conflitti familiari.
Quali sono i 3 principi fondamentali delle costellazioni familiari?
Sono appartenenza, ordine e bilanciamento.
- Appartenenza: ogni persona appartiene a una famiglia e ha un legame profondo con i suoi antenati.
- Ordine: all’interno di ciascuna famiglia esiste un ordine naturale che va rispettato.
- Bilanciamento: è necessario stabilire un equilibrio tra dare e ricevere all’interno della famiglia.
Nel prossimo paragrafo, vedremo in cosa consistano concretamente le costellazioni familiari.
Come si svolgono le costellazioni familiari?
Generalmente, una costellazione familiare si svolge in gruppo, anche se sono possibili sessioni individuali. La persona che desidera affrontare un particolare problema (cliente) sceglie alcune persone del gruppo: rappresenteranno i membri della sua famiglia.
Questi rappresentanti, senza conoscere la storia del cliente, si dispongono nello spazio seguendo un’intuizione che emerge nel momento dell’esercizio.
Durante la costellazione possono affiorare emozioni, sensazioni e immagini che consentono di capire le dinamiche inconsce che si celano dietro il problema. La persona che guida il processo e aiuta i partecipanti a trovare una nuova soluzione è detta facilitatrice/costellatrice.
È fondamentale il concetto di frase di guarigione, un utilissimo strumento durante le sedute.
I benefici delle costellazioni familiari
Spesso in questo ambito le persone sono scettiche e si chiedono se le costellazioni familiari funzionino davvero. In realtà, possono portare diversi benefici, come per esempio:
- Maggiore consapevolezza: le costellazioni familiari permettono di prendere coscienza delle dinamiche che influenzano la propria vita.
- Liberazione da schemi ripetitivi: le costellazioni aiutano a rompere schemi generazionali e a liberarsi da modelli comportamentali limitanti.
- Miglioramento delle relazioni: le costellazioni promuovono una migliore comprensione dei rapporti familiari e interpersonali.
- Maggiore benessere: le costellazioni familiari contribuiscono a un generale senso di benessere e pace interiore.
Nel paragrafo che segue, vediamo la correlazione tra costellazioni familiari e psicologia sistemica.
Costellazioni familiari e psicologia sistemica: come comunicano tra loro?
Le costellazioni familiari si inseriscono nel contesto della psicologia sistemica, una branca della psicologia che studia la persona in relazione al suo sistema familiare e sociale. La psicologia sistemica si fonda sull’idea che i problemi individuali siano spesso il risultato di dinamiche familiari disfunzionali.
Queste due discipline sono legate da alcuni principi fondamentali
Il legame tra costellazioni familiari e psicologia sistemica è rintracciabile negli aspetti salienti che caratterizzano le due discipline:
- Il sistema familiare come unità: sia le costellazioni familiari che la psicologia sistemica considerano la famiglia come un sistema complesso in cui i membri sono interconnessi e si influenzano gli uni con gli altri.
- Le dinamiche inconsce: entrambe le discipline riconoscono l’importanza delle dinamiche inconsce all’interno delle relazioni familiari. Queste dinamiche, spesso ereditate dalle precedenti generazioni, possono condizionare profondamente il comportamento e il benessere delle persone.
- L’ordine sistemico: le costellazioni familiari e la psicologia sistemica condividono l’idea che all’interno di ogni sistema familiare esista un ordine invisibile, cioè un insieme di regole e leggi che governano le relazioni tra i familiari.
- L’importanza del passato: entrambe le discipline sottolineano l’importanza del passato familiare sul presente. Eventi traumatici, lutti non elaborati e pattern comportamentali reiterati possono lasciare un’impronta profonda sulle generazioni successive.
In che modo le costellazioni familiari applicano i principi della psicologia sistemica?
Le costellazioni familiari utilizzano una rappresentazione simbolica per far rendere visibili le dinamiche inconsce all’interno di un sistema familiare. Mediante la scelta di rappresentanti e la loro disposizione nello spazio, si cerca di ricreare le relazioni e le interazioni all’interno della famiglia:
- Individuazione dei legami invisibili: le costellazioni consentono di identificare legami invisibili, come le lealtà nei confronti di antenati o di membri della famiglia esclusi.
- Riconoscimento dei ruoli familiari: si possono riconoscere i ruoli familiari che ciascun membro assume (per esempio, il capro espiatorio o il salvatore) e in che modo questi ruoli influenzano il comportamento e il benessere individuale.
- Scioglimento dei conflitti: tramite un processo di riconciliazione simbolica, è possibile sciogliere i conflitti irrisolti e liberarsi dei pesi del passato.
Per concludere questo nostro viaggio alla scoperta delle costellazioni familiari, possiamo riassumere questo metodo come un approccio innovativo per sciogliere nodi e superare conflitti non elaborati a livello familiare. Tramite un percorso simbolico e profondo, è possibile liberarsi dei pesi del passato e costruire una vita più serena e appagante.
Nel prossimo paragrafo ti consigliamo un corso affidabile che potrebbe esserti utilissimo!
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Se vuoi approfondire quest’ambito, qui una lista di libri sulle costellazioni familiari.
Come aumentare il tuo benessere e la tua felicità? Leggendo libri di psicologia positiva. Infatti, come riportato negli articoli di Seligman, la psicologia positiva ti dà le chiavi per sbloccare il tuo potenziale, trovare le tue risorse interiori e vivere una vita intensa e appagante.
In questo articolo, ti proporremo una selezione dei migliori 7 libri che trattano la psicologia positiva e che ti aiuteranno a coltivare un atteggiamento più positivo, a gestire lo stress e a stabilire relazioni significative. Inoltre, se non sai quali corsi online fare, ti suggeriremo un corso per migliorare la tua formazione.
Perché leggere un libro di psicologia positiva? Ecco 4 vantaggi
La lettura è un modo efficace per stimolare la mente, perché ti consente di acquisire nuove conoscenze e sviluppare nuove abilità. I libri di psicologia positiva offrono una serie di vantaggi:
- Competenze pratiche: imparerai tecniche e strategie concrete per migliorare il tuo benessere psicologico ed emotivo.
- Ispirazione: le storie e le esperienze condivise dagli autori e dalle autrici ti motiveranno a raggiungere i tuoi obiettivi.
- Sostegno emotivo: un buon libro di psicologia positiva può diventare un ottimo compagno di percorso, offrendoti conforto e supporto nei momenti più critici.
- Accessibilità: i libri sono uno strumento facilmente accessibile (un motivo in più per frequentare le biblioteche) per approfondire la psicologia positiva.
Ma adesso è arrivato il momento di scoprire quali libri potresti leggere per approfondire la tua formazione.
Quali sono i 7 migliori libri di psicologia positiva?
Di seguito ti proponiamo una lista dei 7 migliori libri di psicologia positiva che potrebbero fare al caso tuo:
1. “La costruzione della felicità” di Martin E.P. Seligman
Seligman è considerato il fondatore della psicologia positiva. In questo libro, ci guida alla scoperta delle nostre risorse interiori e ci insegna a coltivare un benessere autentico.
2. “Ottimismo. Come diventare più felici” di Martin E.P. Seligman
Un altro, imperdibile classico di Seligman, dedicato all’importanza dell’ottimismo e alle strategie per svilupparlo. Sì, hai capito bene: l’ottimismo si può allenare giorno dopo giorno.
3. “Il vantaggio della felicità” di Shawn Achor
Achor ci mostra come la felicità non sia un obiettivo da raggiungere (causando spesso frustrazione durante il percorso di consapevolezza), ma un punto di partenza verso il raggiungimento dei propri obiettivi.
4. “Flow. La psicologia dell’appagamento totale” di Mihály Csíkszentmihályi
Anche questa è un’opera fondativa, che esplora lo stato di flow o flusso, cioè quella sensazione di totale coinvolgimento e appagamento che proviamo quando facciamo ciò che amiamo e ci lasciamo andare, seguendo la corrente senza opporci.
5. “Stasera sono felice” di Sonja Lyubomirsky
Questo titolo è molto evocativo. È un libro pratico e divertente che ci offre ben 52 esercizi per aumentare la nostra felicità giorno dopo giorno.
6. “La forza di un pensiero positivo” di Norman Vincent Peale
Questo libro è un classico della letteratura motivazionale che ci insegna a utilizzare il potere del pensiero positivo per trasformare la nostra vita.
7. “Il potere del momento presente” di Eckhart Tolle
Questo libro ci invita a vivere pienamente il presente e a liberarci dalle preoccupazioni del passato e del futuro. Potrebbe essere un’ottima lettura da associare alla pratica della mindfulness, la meditazione consapevole.
Come scegliere il libro giusto per te?
La scelta del libro giusto dipende dai tuoi interessi, ma soprattutto dai tuoi obiettivi. Prima di scegliere, considera questi fattori:
- Argomento: ti interessa un argomento specifico, come per esempio la gratitudine, la resilienza o le relazioni? Sarebbe opportuno integrare più letture o trovare un libro che affronti complessivamente la psicologia positiva.
- Stile: preferisci uno stile più accademico o uno stile più divulgativo e narrativo?
- Autore: ci sono autori che ti piacciono particolarmente o che da tempo volevi approfondire? Per esempio, Seligman è l’autore che dovresti conoscere se ti interessa praticare la psicologia positiva.
Se infine non hai tempo di leggere un libro, puoi apprendere le basi nella nostra guida alla psicologia positiva, nel nostro articolo dedicato alla psicologia positiva applicata, e magari praticare alcuni esercizi di psicologia positiva per aumentare il benessere.
Altri consigli per approfondire la psicologia positiva
Cosa fare, oltre alla lettura individuale? Prova a seguire questi consigli:
- Crea un club del libro in presenza: un’idea simpatica è condividere la tua passione per la psicologia positiva con persone a te vicine, per interessarle all’argomento.
- Partecipa a gruppi di lettura online: entrare in contatto con altre persone interessate a questo argomento può essere una valida idea anche per ampliare la tua rete di amicizie.
- Applica ciò che hai imparato: puoi già mettere in pratica nella tua vita quotidiana le conoscenze acquisite con la lettura.
- Continua a (in)formarti: tieni d’occhio le novità nell’ambito della psicologia positiva.
Una volta conclusa la lettura di un libro di psicologia positiva, è molto importante trasformare le nuove conoscenze in azioni concrete. Infatti, mettere in pratica i consigli degli autori e delle autrici è il passo più importante per esplorare e toccare con mano i benefici della psicologia positiva.
Puoi iniziare con piccoli gesti quotidiani, per esempio tenere un diario della gratitudine, praticare la mindfulness per pochi minuti al giorno o dedicare del tempo alle relazioni. Ricorda che la psicologia positiva non è solo una teoria, ma un vero e proprio stile di vita da costruire giorno dopo giorno.
Come abbiamo già detto, la lettura è un investimento nel tuo benessere. I saggi di psicologia positiva ti offrono strumenti e competenze per costruire una vita felice e soddisfacente.
Puoi seguire un corso online di psicologia positiva
Forse ti chiedi perché seguire un corso di psicologia positiva. La risposta è che può migliorarti la vita. Dai un’occhiata al nostro sito CORSI.it, dove troverai i corsi più adatti alle tue necessità, scegliendo da un catalogo con oltre 200 corsi. Potrai seguire le video lezioni da qualsiasi dispositivo e in qualunque momento della giornata, gestendo la tua formazione compatibilmente con i tuoi impegni professionali, universitari o personali.
In questo specifico caso, ti consigliamo il corso Come essere più felici con la Psicologia Positiva: imparerai gli elementi di base della Psicologia Positiva: come controllare la tua felicità, modificare i tuoi stati d’animo e gestire lo stato di flusso, per raggiungere risultati mai ottenuti prima.
Riuscirai a fare tutto questo mediante esercizi spiegati in modo semplice e rapido. A fine corso, sarai in grado di cambiare i tuoi stati d’animo più frequentemente e rapidamente, utilizzando le emozioni come tue alleate.
Scoprirai come un semplice esercizio di qualche minuto possa farti entrare in una condizione di benessere quasi a comando. Scoprirai le ragioni poco note che incidono negativamente sulla tua felicità e sulla tua serenità, e come evitarli, e imparerai tanto altro. Ti aspettiamo!
Inizia subito il Corso di Psicologia Positiva
Stai cercando strumenti per migliorare la tua vita e raggiungere felicità e benessere? Seguire un corso di psicologia positiva online potrebbe essere un’ottima soluzione. Infatti, questo approccio scientifico si focalizza sullo studio delle emozioni positive, delle risorse interiori e delle esperienze che rendono la vita significativa e aggiungono spessore. Grazie alla tecnologia, ora hai la possibilità di accedere a una vasta gamma di corsi online di psicologia positiva comodamente da casa tua. Vediamo insieme come orientarsi e scegliere.
Perché scegliere un corso online? Ecco 5 vantaggi
Investire nel tuo benessere emotivo è molto importante. Tra i tanti corsi che si possono fare online, quelli di psicologia positiva (se non sai di cosa si tratta, puoi leggere qui l’articolo di Martin Seligman che introduce la psicologia positiva) ti offrono gli strumenti e le conoscenze necessarie a vivere una vita più appagante e soddisfacente. In particolare, i corsi online di psicologia positiva offrono numerosi vantaggi, vediamone cinque:
- Flessibilità: puoi studiare ai tuoi ritmi, scegliendo orari, luogo e dispositivi per te più pratici e comodi, secondo necessità.
- Accessibilità dei costi: un’ampia gamma di corsi è disponibile a prezzi più accessibili dei corsi tradizionali, rendendo la psicologia positiva alla portata di tutti.
- Comodità: non dovrai preoccuparti di spostamenti, alloggi e relativi costi, perché parteciperai alle lezioni da qualunque dispositivo connesso a internet.
- Interattività: molti corsi offrono la possibilità di interagire con tutor e docenti.
- Personalizzazione dei corsi: puoi scegliere tra una varietà di argomenti e gradi di approfondimento, adattando il corso alle tue specifiche esigenze.
Naturalmente per decidere se seguire un corso su questa materia è utile prima documentarsi leggendo una breve e completa guida alla psicologia positiva, con relativi approfondimenti su cos’è la psicologia positiva.
Nel prossimo paragrafo scopriremo cosa si può imparare in un corso di psicologia positiva online.
Cosa imparerai in un corso di psicologia positiva online?
I corsi di psicologia positiva online possono insegnarti molte cose, per esempio:
- Tecniche per accrescere la felicità: imparerai a coltivare la gratitudine, a praticare la mindfulness (meditazione consapevole) e a sviluppare un atteggiamento in generale più positivo.
- Sviluppo delle risorse personali: scoprirai quali sono le tue qualità, come potenziarle e utilizzarle per raggiungere i tuoi obiettivi.
- Gestione dello stress e delle emozioni negative: imparerai strategie efficaci per affrontare in modo costruttivo lo stress e le emozioni negative.
- Costruzione di relazioni umane significative: imparerai a migliorare le tue relazioni interpersonali e a rafforzare i legami con le altre persone.
- Trovare uno scopo nella vita: esplorerai il significato più profondo della vita e saprai come darti i giusti obiettivi.
Se non conosci bene la materia, potresti cominciare consultando libri sulla psicologia positiva e praticando esercizi di psicologia positiva per poi passare ad un corso.
Ma i corsi di psicologia positiva sono per tutte le persone? Sì: sfatiamo alcuni miti nel prossimo paragrafo.
Psicologia positiva e corsi: sfatiamo alcuni miti
Ci sono ancora alcune idee preconcette sui corsi di psicologia positiva online. Chiariamo tre punti importanti:
- La psicologia positiva è solo per le persone positive? No, è un utilissimo percorso per tutte le persone, indipendentemente dalle proprie esperienze pregresse.
- È una visione troppo semplicistica: la psicologia positiva si basa su solide evidenze scientifiche e offre strumenti pratici, efficaci e alla portata di tutte le persone.
- Non funziona per tutte le persone: ci ricolleghiamo al primo punto. Ognuno di noi ha i propri tempi e il potenziale per aumentare la propria felicità e sviluppare le potenzialità, basta trovare le strategie giuste.
Adesso che hai a disposizione una panoramica completa sulla formazione in psicologia positiva, è arrivato il momento di cominciare a fornire qualche dettaglio tecnico: come e dove formarsi? A chi rivolgersi? Lo scopriremo nel prossimo paragrafo.
Dove trovare i migliori corsi online di psicologia positiva?
Esistono numerose piattaforme online (leggi qui cos’è l’e-learning) che offrono corsi di psicologia positiva. Il consiglio è cercare informazioni sulle piattaforme specializzate: infatti, esistono piattaforme dove si possono seguire corsi online, con una fruizione semplice e un’offerta didattica interessante.
Vediamo 5 criteri per scegliere il corso più adatto alle tue esigenze
Per scegliere il corso di psicologia positiva online più in linea con le tue richieste, considera questi cinque aspetti:
- Quali obiettivi desideri raggiungere? Vuoi aumentare la tua felicità e il tuo benessere, migliorare le tue relazioni o gestire lo stress? Considera che un corso completo di psicologia positiva tocca diverse tematiche, e ti equipaggia con i giusti strumenti per affrontare al meglio le sfide della vita.
- A quale livello sei? Parti da zero o hai già una certa familiarità con la psicologia positiva?
- Durata del corso: valuta quanto tempo puoi dedicare allo studio. Il vantaggio dei corsi on demand è che puoi facilmente gestirli insieme a tutti gli altri tuoi impegni.
- Prezzo: valuta bene il tuo budget. Tuttavia, come è già emerso nel corso dell’articolo, molti corsi online hanno prezzi onesti e adatti a tutte le tasche.
- Docente: Chi tiene il corso? Verifica le qualifiche e l’esperienza dell’insegnante. Solitamente, le piattaforme online garantiscono docenti o tutor con comprovata esperienza professionale e solide qualifiche, per garantirti una formazione completa, affidabile e qualitativamente elevata.
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Esiste un modo per ritrovare la serenità e coltivare una maggiore felicità quando tutto corre veloce? La risposta potrebbe risiedere negli esercizi di psicologia positiva. Questa disciplina si concentra sullo studio dei fattori che concorrono al benessere e all’equilibrio della persona.
In questo articolo, ci occuperemo della psicologia positiva e degli esercizi pratici per incrementare benessere e ottimismo nella tua vita quotidiana; ti suggeriremo anche un corso online (leggi qui per scoprire quali corsi online sono affidabili) per approfondire ulteriormente queste pratiche.
Psicologia positiva: di cosa si tratta?
La psicologia positiva, come scritto nell’articolo di Martin Seligman, si distingue dalla tradizionale psicologia clinica, che si concentra principalmente sul disturbo. Infatti, anziché focalizzarsi su ciò che non va, la psicologia positiva esplora le caratteristiche che rendono una persona felice, resiliente e soddisfatta della propria vita. L’obiettivo è aiutare le persone a sviluppare le proprie risorse interne e a vivere una vita più gratificante. Per approfondire, puoi leggere qui una guida alla psicologia positiva, e qui un approfondimento sulla psicologia positiva applicata. Esistono numerosi libri per approfondire la psicologia positiva, e altrettanti corsi di formazione sulla disciplina di Seligman. Ora vediamo insieme quali esercizi pratici potresti fare nel tuo quotidiano.
Cosa sono gli esercizi di psicologia positiva?
Si tratta di semplici attività che ti invitano a concentrare l’attenzione sugli aspetti positivi della tua vita, a sviluppare la gratitudine, a coltivare quotidianamente l’ottimismo e a rafforzare le relazioni interpersonali. Nel prossimo paragrafo, vediamo cinque esercizi semplici da praticare ogni giorno.
5 esercizi pratici di psicologia positiva per il tuo benessere personale
Ci sono almeno cinque aspetti da considerare per mettere in pratica la psicologia positiva:
1. Gratitudine quotidiana
- Diario della gratitudine: a fine giornata, annota almeno tre cose per cui provi gratitudine. Questo semplice esercizio ti aiuterà a focalizzare l’attenzione sugli aspetti positivi della tua vita e ad apprezzare le piccole gioie quotidiane.
- Lettere di gratitudine: scrivi una lettera a una persona che stimi e apprezzi, esprimendo la tua gratitudine per la sua presenza nella tua vita.
2. Mindfulness
- Meditazione consapevole: dedica anche solo 15 minuti al giorno alla pratica della mindfulness, concentrandoti sul respiro e sulle sensazioni del corpo. La mindfulness ti aiuterà a vivere il momento presente con maggiore consapevolezza, abbassando il volume dei pensieri e riducendo lo stress.
- Passeggiata consapevole: mentre passeggi (ancora meglio se in mezzo al verde), presta attenzione ai dettagli dell’ambiente circostante, ai suoni, agli odori e alle sensazioni che provi.
3. Visualizzazione
Immagina il tuo futuro mentre raggiungi i tuoi obiettivi e vivi una vita appagata e soddisfacente. Questa pratica ti aiuterà a rafforzare la tua motivazione, ad affrontare gli ostacoli e a capire come raggiungere i tuoi obiettivi.
4. Attività piacevoli
Dedica del tempo alle attività che ti appassionano e ti portano gioia. Che si tratti di fare sport, leggere, dipingere o trascorrere del tempo con le persone care, è importante fare cose che ami.
5. Piccoli gesti di gentilezza
Offri aiuto a una persona amica, fai una donazione a un’organizzazione benefica, se ne hai la possibilità, oppure informati su qualche attività di volontariato. Gli atti di gentilezza non solo fanno sentire bene le altre persone, ma aumentano anche il tuo senso di gratificazione.
Vediamo 4 tecniche per sviluppare l’ottimismo
Dopo aver visto cinque esercizi di psicologia positiva utili a incrementare benessere e gratitudine, scopriamo cinque tecniche per incrementare l’ottimismo:
Quando pensi a un episodio negativo, cerca di riformularlo in modo più costruttivo. Per esempio, anziché dire “Ho fallito”, prova a dire “Farò meglio la prossima volta, ho imparato una lezione importante”.
2. Individua i tuoi punti di forza
Fai una lista delle tue qualità e dei tuoi talenti. Ricordare i tuoi punti di forza ti aiuterà ad avere maggiore sicurezza e ad affrontare le sfide con maggiore fiducia.
3. Coltiva relazioni arricchenti
Circondati di persone arricchenti e supportive. Le relazioni interpersonali di qualità sono un’importantissima fonte di benessere.
4. Impara a sviluppare un senso di scopo
Trova un significato profondo nella tua vita. Che si tratti di un obiettivo personale, di una causa, di un valore, sapere di avere uno scopo ti darà una direzione e ti motiverà a superare tutte difficoltà.
Quali sono i benefici delle tecniche e degli esercizi di psicologia positiva?
Incorporare questi esercizi nella tua routine quotidiana ti consentirà di migliorare il tuo benessere e di sviluppare una mentalità più positiva, consapevole e focalizzata. Ecco alcuni benefici:
- Riduzione dello stress.
- Aumento dell’autostima.
- Miglioramento delle relazioni.
- Maggiore soddisfazione di vita.
Perché dovresti provare a fare gli esercizi di psicologia positiva?
La psicologia positiva ti offre una serie di strumenti pratici per migliorare la qualità della vita. Integrando questi esercizi e queste tecniche nella tua quotidianità, potrai sviluppare una maggiore consapevolezza di te e dei tuoi bisogni, coltivare un atteggiamento più positivo e proattivo e vivere una vita appagante e arricchente. Ricorda sempre che il benessere è un viaggio, non una destinazione. Sii paziente con te e goditi ogni tappa del percorso.
Ti consigliamo un corso online di psicologia positiva
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Inizia subito il Corso: Come essere più felici con la psicologia positiva
La psicologia positiva applicata si focalizza sui punti di forza, sulle emozioni positive e sul significato della vita, e ha cambiato prospettiva sul modo in cui affrontiamo il benessere mentale.
Infatti, anziché concentrarsi esclusivamente sui problemi e sui disturbi, questa disciplina ci sprona a coltivare le nostre risorse interne e a realizzare una vita più soddisfacente. Vediamo come si traduce tutto questo nella pratica clinica e nel coaching, con un suggerimento finale su dove seguire un buon corso online.
La psicologia positiva applicata alla terapia
La terapia basata sulla psicologia positiva si discosta dai tradizionali modelli, spesso concentrati sulla risoluzione dei sintomi (se ti interessano quelli, qui un articolo per scoprire come imparare la psicologia). In questo caso, i fondamenti della psicologia positiva si propongono di aiutare le persone a sviluppare nuove prospettive, valorizzare le proprie esperienze positive e costruire una vita ricca di significato.
Quindi, nella psicologia positiva applicata alla terapia si indaga il concetto di significato nella vita e si aiutano le persone a trovare uno scopo e un senso più profondo nella loro esistenza.
Caratteristiche e strumenti della psicologia positiva applicata alla terapia
Volendo esplorare più a fondo questo aspetto, vediamo come si caratterizzano terapia e psicologia positiva.
- Oltre il sintomo: mentre la terapia tradizionale si concentra spesso sulla risoluzione dei sintomi, la psicologia positiva è orientata a costruire un benessere duraturo. Anziché focalizzarsi solo sui problemi, si ribalta la prospettiva e si esplorano le qualità positive, i valori e le aspirazioni della persona.
- Individuazione dei punti di forza: tramite esercizi e questionari, i terapeuti aiutano i pazienti a riconoscere le loro qualità positive e le loro passioni. Per esempio, l’ottimismo può essere misurato con il Life Orientation Test (LOT), approntato da Scheier e Carver nel 1985. Si tratta di un questionario composto da 12 domande, volte a misurare l’orientamento di vita, cioè se le persone percepiscano la loro vita in termini positivi o negativi.
- Coltivazione della gratitudine: la pratica della gratitudine è uno dei pilastri della psicologia positiva. I terapeuti incoraggiano spesso i pazienti a tenere un diario della gratitudine o a praticare esercizi di mindfulness per apprezzare le cose positive della vita.
- Visualizzazione positiva: è uno strumento molto interessante e valido per immaginare una realtà desiderata. I terapeuti guidano i pazienti a immaginare un futuro positivo e a sviluppare un senso di ottimismo.
- Resilienza: la psicologia positiva pone l’accento sullo sviluppo della capacità di affrontare le avversità e di riprendersi da situazioni difficili.
- Costruzione di relazioni umane significative: le relazioni sociali sono fondamentali per il benessere psicofisico. La terapia può aiutare a migliorare le abilità sociali e a costruire relazioni più soddisfacenti.
Nel prossimo paragrafo, vedremo come la psicologia positiva si applica al coaching.
La psicologia positiva applicata al coaching
Il coaching, con il suo focus sulla crescita personale e professionale, si integra perfettamente con i principi della psicologia positiva. Infatti, i coach utilizzano strumenti e tecniche per aiutare i clienti (coachee) a identificare cosa vogliono, a scoprire come raggiungere i propri obiettivi, a superare gli ostacoli e a arrivare al loro pieno potenziale. Esistono quindi dei coach che usano la psicologia positiva.
Caratteristiche e strumenti della psicologia positiva applicata al coaching
- Definizione di obiettivi positivi: anziché concentrarsi su ciò che manca, il coaching guida i clienti a definire obiettivi positivi e raggiungibili.
- Sviluppo della resilienza: come abbiamo visto, la resilienza è la capacità di affrontare le avversità e di riprendersi dalle difficoltà. Il coaching aiuta a sviluppare questa preziosa qualità.
- Potenziamento dell’autostima e dell’amor proprio: attraverso esercizi di empowerment (le cosiddette domande potenti) e di riconoscimento dei propri successi, il coaching contribuisce a rafforzare l’autostima. Esempi di domande potenti: Cosa vorresti ci fosse nella tua vita in questo momento? Quali aree ritieni debbano essere migliorate? Dove sai già di eccellere? Qual è il primo passo che potresti fare?
- Mentalità di crescita: questo punto è interrelato con il precedente. Si promuove una mentalità di crescita, cioè la convinzione che le proprie capacità possano essere sviluppate attraverso la costanza e l’impegno.
- Mindset positivo: il coach incoraggia i clienti ad adottare una prospettiva positiva e a vedere le sfide come opportunità di crescita, anziché come ostacoli invalidanti.
Ci avviciniamo alla conclusione di questo articolo. Per iniziare a tirare le somme, nel prossimo paragrafo riassumiamo i benefici della psicologia positiva applicata.
Vediamo 5 benefici della psicologia positiva applicata
L’applicazione della psicologia positiva nella terapia e nel coaching offre numerosi benefici:
- Aumento del benessere: le persone tendono a sperimentare un aumentato senso di soddisfazione e felicità.
- Miglioramento della resilienza: le persone sviluppano la capacità di affrontare le avversità e di riprendersi dalle difficoltà.
- Incremento della stima di sé: le persone acquisiscono una maggiore fiducia nelle proprie capacità e potenzialità.
- Miglioramento delle relazioni interpersonali: la psicologia positiva applicata contribuisce a costruire relazioni profonde e significative.
- Aumento della creatività e della produttività: le persone sviluppano una mente più aperta e innovativa (qui la nostra guida per aumentare la produttività).
Per concludere, la psicologia positiva nelle sue applicazioni ci offre una prospettiva molto interessante per affrontare le sfide della vita e promuovere il benessere. Sia in terapia sia nel coaching, questa disciplina ci insegna a focalizzarci sulle nostre risorse interne, a coltivare le emozioni positive e a costruire una vita ricca di significato.
Per approfondire, puoi consultare la nostra lista di libri sulla psicologia positiva. Se cerchi invece in approccio pratico, esistono diversi esercizi e tecniche di psicologia positiva.
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Se tutto questo ti interessa, ti consigliamo il nostro corso Come essere più felici con la Psicologia Positiva.
Inizia subito il Corso di Psicologia Positiva
La psicologia positiva è un approccio relativamente recente nell’ambito delle scienze comportamentali, e ha rivoluzionato il modo in cui pensiamo al nostro benessere. Infatti, rivolge la sua attenzione ai fattori che promuovono la felicità, la resilienza e il fiorire della persona, a differenza della psicologia tradizionale, che si concentra principalmente sui disturbi mentali e sui problemi psicologici.
Se ti interessa sapere come imparare la psicologia, questo articolo può fare al caso tuo. In questa guida spiegheremo cos’è la psicologia positiva, quali sono le sue origini e gli studiosi che l’hanno promossa e diffusa. Inoltre, ti suggeriremo un corso online (qui la spiegazione di come funzionano i corsi online) per iniziare ad approcciarti alla psicologia.
Le origini e la psicologia positiva di Seligman
Il padre della psicologia positiva è considerato Martin Seligman, uno psicologo americano che ha dato una vera identità clinica a questo campo di studi negli anni ’90, come dimostrano i suoi articoli sulla psicologia positiva.
Più in generale, le radici della psicologia positiva possono essere rintracciate negli studi di filosofi e psicologi che, nel corso dei secoli, hanno esplorato grandi temi come la felicità, le virtù e il significato della vita.
Seligman, inizialmente conosciuto per gli studi sulla depressione, decise di orientare la sua attenzione allo studio delle emozioni positive e delle caratteristiche che rendono le persone felici e soddisfatte della propria vita.
Nel 1998, Seligman divenne presidente dell’American Psychological Association (leggi qui l’articolo dedicato a Martin Seligman) e, durante il suo mandato, diffuse la psicologia positiva come nuova frontiera della ricerca psicologica.
Se ti interessa l’argomento, ti lasciamo il nostro articolo sulla psicologia positiva applicata.
I 5 concetti chiave del pensiero di Seligman
I punti salienti della teoria di Seligman sono quattro:
1. Felicità autentica
Secondo Seligman, la felicità non è solo l’assenza di sofferenza, ma una condizione di benessere che si raggiunge attraverso diverse strade: impegnarsi nelle proprie potenzialità, sperimentare emozioni positive, coltivare relazioni significative e trovare un senso nella vita.
2. Forze del carattere
Anziché concentrarsi sui disturbi, Seligman ha introdotto il concetto di “forze del carattere”, cioè le qualità positive e virtuose che caratterizzano le persone felici e resilienti, come per esempio l’ottimismo, la gratitudine, la speranza e la perseveranza.
3. Ottimismo
Secondo Seligman, l’ottimismo è un fattore essenziale per la felicità e il benessere. Infatti, le persone ottimiste tendono a interpretare gli eventi negativi in modo più costruttivo, vedendoli come sfide temporanee e circoscritte, anziché che come catastrofi insuperabili.
4. Benessere soggettivo
Si riferisce alla valutazione che una persona dà della propria vita, sia in termini di emozioni positive (amore, gioia, gratitudine) sia in termini di soddisfazione della vita.
5. Flow
Il flow o flusso è uno stato mentale in cui una persona è completamente immersa in un’attività, perde la nozione del tempo e sperimenta un senso di profonda soddisfazione.
6. Significato della vita
È un bisogno fondamentale dell’essere umano. La psicologia positiva esplora i modi in cui le persone trovano un senso e uno scopo nel proprio vivere. Ciò è fondamentale per riuscire a comprendere come raggiungere i propri obiettivi con tenacia ed entusiasmo.
Se vogliamo sintetizzare, possiamo affermare che Seligman ci invita a spostare l’attenzione dalla malattia alla normalità, dalla sofferenza al benessere. Il suo pensiero è che, così come possiamo imparare a essere persone depresse, possiamo anche imparare a essere felici e a fiorire.
Nel prossimo paragrafo, vedremo alcune figure professionali che hanno dato impulso a questo ambito di studi, come Maslow e la psicologia positiva ante litteram.
Oltre a Martin Seligman, di cui abbiamo appena parlato, altre figure hanno contribuito significativamente alla diffusione della psicologia positiva, e ne vediamo tre:
- Abraham Maslow: anche se non si considerava propriamente uno psicologo positivo, Maslow è considerato uno dei precursori di questo campo di studi. La sua celebre piramide dei bisogni (leggi qui l’articolo che descrive la piramide dei bisogni) descrive una gerarchia di bisogni umani, e ha influenzato profondamente la psicologia positiva.
- Mihaly Csikszentmihalyi: questo psicologo ungherese-americano è famoso per i suoi studi sul flusso e sull’esperienza ottimale.
- Barbara Fredrickson: ha sviluppato la teoria della larghezza e della costruzione delle emozioni positive, secondo cui le emozioni positive ampliano le nostre prospettive e ci consentono di costruire risorse psicologiche.
Quali sono gli ambiti di applicazione della psicologia positiva?
La psicologia positiva ha individuato svariate applicazioni in diversi ambiti, tra cui:
- Terapia: la terapia positiva si focalizza sullo sviluppo delle risorse individuali e sulla promozione del benessere.
- Educazione: viene utilizzata per migliorare il clima scolastico, accrescere la motivazione degli studenti e prevenire il burnout degli insegnanti.
- Organizzazioni: varie aziende utilizzano i principi della psicologia positiva per creare ambienti di lavoro più positivi e produttivi. Aumentare la produttività: insieme ad altri consigli che esploriamo nella nostra guida per aumentare la produttività, la psicologia positiva aiuta a lavorare con motivazione e armonia e dunque a portare a risultati gratificanti, anche in termini economici.
La psicologia positiva rappresenta un approccio innovativo e promettente per capire a fondo il benessere umano. Concentrandosi sui fattori che favoriscono la felicità e l’arricchimento della complessità della persona, questa disciplina offre strumenti e strategie per migliorare la qualità della vita.
Come apprendere la psicologia positiva?
Se leggendo questo articolo ti sei interessato alla psicologia positiva, potresti pensare di approfondire questo ambito attraverso i libri consigliati sulla psicologia positiva. Se invece cerchi un approccio più pratico, puoi scoprire come praticare la psicologia positiva tramite esercizi.
Nonostante ci sia ancora molto da scoprire, la psicologia positiva ha già dimostrato di essere un campo di ricerca dinamico e in continua evoluzione, ed è per questo che esistono molti corsi online di psicologia positiva. Nel prossimo paragrafo, ti suggeriamo un video corso per iniziare ad approcciarti a questa disciplina.
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Capire le cause psicologiche della timidezza è un primo passo per affrontarla. La timidezza è spesso causata da esperienze infantili e bassa autostima legata alla paura del giudizio altrui; intervengono anche cause genetiche e culturali. Inoltre, episodi negativi nelle interazioni sociali possono causare ansia e consolidare il comportamento timido, fino alla fobia sociale. Superare la timidezza nelle relazioni è il desiderio di molte persone.
La consapevolezza è fondamentale per migliorare la propria vita sociale e vivere relazioni più serene e soddisfacenti. In questo articolo, scopriremo le cause della timidezza, ti daremo 9 consigli pratici e ti suggeriremo un corso (leggi qui per scoprire come funzionano i corsi online) per migliorare le tue relazioni interpersonali.
Ecco le 6 principali cause psicologiche della timidezza
Le cause psicologiche della timidezza sono diverse e spesso si intersecano. Ecco un elenco delle sei cause psicologiche principali:
- Bassa autostima: le persone con una una bassa opinione di sé tendono a sentirsi inadeguate nelle interazioni sociali, temendo di non essere all’altezza.
- Paura del giudizio: la preoccupazione eccessiva di ricevere giudizi negativi dalle altre persone può inibire la spontaneità e portare a rifuggire le situazioni sociali.
- Perfezionismo: la costante ricerca della perfezione può portare a sperimentare una sensazione di inadeguatezza e a temere di commettere errori in pubblico.
- Esperienze negative passate: eventi traumatici o umiliazioni vissute in passato possono lasciare cicatrici emotive profonde, rendendo le persone più diffidenti e meno disposte ad aprirsi ed esporsi.
- Stile educativo: un’educazione eccessivamente protettiva o critica può limitare lo sviluppo delle capacità sociali e acuire la vulnerabilità alla timidezza.
- Fattori cognitivi: pensieri negativi ricorrenti e disfunzionali possono accrescere la sensazione di disagio nelle situazioni sociali.
Nel prossimo paragrafo, spieghiamo il concetto di timidezza in psicologia.
Cos’è la timidezza in psicologia?
In psicologia, la timidezza è considerata un tratto di personalità, caratterizzato da una elevata autoconsapevolezza, paura del giudizio e tendenza all’autocritica. Le persone timide possono percepire le situazioni sociali come fortemente stressanti, reagendo con ansia, imbarazzo e, talvolta, con l’istinto di evitare del tutto l’interazione.
Nonostante la timidezza possa essere scambiata per introversione, i due concetti sono differenti. Infatti, la persona introversa può preferire la solitudine senza sentirsi socialmente a disagio; invece, la persona timida può desiderare le interazioni sociali, ma le trova difficili o stressanti.
La timidezza eccessiva può limitare la vita delle persone, ma la timidezza in sé non è un tratto caratteriale negativo.
Fobia sociale e timidezza sono la stessa cosa?
No: si distinguono per intensità e impatto sulla vita quotidiana. Rispetto alla timidezza, la fobia sociale, o disturbo d’ansia sociale, è una condizione clinica più severa e persistente.
Chi ne soffre prova un’intensa paura del giudizio altrui e un’ansia che può diventare invalidante in situazioni come socializzare, mangiare in presenza di altre persone e soprattutto parlare in pubblico. Infatti, in questi casi, capire come sconfiggere l’ansia del public speaking è l’obiettivo.
La fobia sociale porta spesso all’evitamento della socialità, causando isolamento e difficoltà nel lavoro, nello studio e nelle relazioni.
In sintesi, mentre la timidezza è una caratteristica più generale, la fobia sociale è un disturbo che richiede un intervento professionale.
La timidezza può diventare fobia sociale?
Sì. Cosa può far sì che la timidezza sfoci in fobia sociale?
- Esperienze negative pregresse: eventi passati, come derisione o rifiuto, possono intensificare la paura del giudizio altrui.
- Ruminazione: pensare continuamente alle situazioni sociali e alle possibili reazioni negative può accrescere l’ansia.
- Evitamento: evitare le situazioni sociali, pur alleviando il disagio nel breve termine, può peggiorare e consolidare la paura a lungo termine.
Quando è opportuno chiedere aiuto?
- Se la timidezza limita significativamente la tua vita: per esempio, se eviti di partecipare a eventi sociali, di parlare in pubblico o di conoscere persone nuove.
- Quando la timidezza provoca un disagio intenso: se provi ansia e preoccupazione eccessive prima, durante e dopo le interazioni sociali, oltre a un senso di fatica e svuotamento delle energie (senti proprio di avere le “pile scariche”).
- Se la timidezza interferisce con il tuo benessere e incide negativamente sulla tua autostima, sul tuo umore e sulla tua qualità di vita.
La fobia sociale è un disturbo curabile. La terapia cognitivo-comportamentale può essere molto efficace nel migliorare la qualità di vita delle persone che ne soffrono.
Qui ci limiteremo a parlare della timidezza da un punto di vista divulgativo, e non clinico, con alcuni consigli utili a vincere la timidezza nella tua vita quotidiana.
Ecco 9 consigli pratici per superare la timidezza
Vediamo insieme nove suggerimenti per imparare a gestire la timidezza.
- Piccoli passi: inizia con situazioni sociali semplici e aumenta la difficoltà con gradualità. Chiacchierare del più e del meno con le persone che incontri quotidianamente può essere un ottimo inizio.
- Sostituisci i pensieri negativi: per esempio, sostituisci “Sono una persona noiosa” con un’affermazione positiva, come “Ho delle cose interessanti da dire”.
- Esponiti poco a poco: mettiti intenzionalmente in situazioni dalle quali normalmente fuggiresti, ma in modo graduale. Ti aiuterà ad acquisire coraggio e a ridurre l’ansia.
- Impara a parlare in pubblico: saper parlare in pubblico è una vera sfida alla tua ansia di esporti, e ti aiuterà a superare i tuoi blocchi.
- Fai attenzione al linguaggio del corpo: un linguaggio del corpo aperto e sicuro può farti sentire più a tuo agio e trasmettere sicurezza alle altre persone.
- Concentrati sulle altre persone: anziché focalizzarti sulla tua ansia, cerca di interessarti agli altri e alle loro storie.
- Accetta i rifiuti: non puoi piacere a tutti! Impara ad accettare il rifiuto come parte della vita: non definisce il tuo valore come persona.
- Cerca sostegno: confidati con le tue persone di fiducia, un familiare o uno psicologo. Potrebbero offrirti consigli utili o semplicemente starti vicino.
- Pratica la meditazione profonda: la mindfulness può aiutarti a gestire l’ansia e a vivere il presente con maggiore consapevolezza (qui un articolo su come imparare a praticare la mindfulness).
Ricordati che gestire e migliorare la timidezza richiede tempo e pazienza. Non scoraggiarti se non vedi risultati immediati: ogni piccolo passo avanti è una vittoria.
Quale corso online seguire per imparare a superare la timidezza?
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Se sei una persona timida e vorresti consigli pratici per migliorare la tua vita sociale, ti suggeriamo il corso Come superare la timidezza e godersi le interazioni sociali. Grazie a questo video corso, imparerai a superare la timidezza gradualmente, cambiando pensieri, abitudini e convinzioni, e imparerai a stare bene tra le altre persone, sviluppando abilità di comunicazione, ascolto attivo e gestione dello stress.
Inoltre, con questo corso comprenderai le cause neurologiche della tua timidezza, preparerai la mente ad intraprendere un cambiamento e migliorerai le tue abilità di comunicazione e ascolto attivo. Non solo: praticherai esercizi di rilassamento, meditazione e mindfulness per una più consapevole gestione dello stress. Con gradualità, vincerai la timidezza e l’ansia degli scambi sociali. Non ti resta che iniziare!
Comincia ora il Corso: Come smettere di essere timidi
La timidezza in amore riguarda molte persone e spesso è considerata un impedimento alle relazioni sociali. Se anche tu hai questo problema e desideri scoprire come superare la timidezza in amore, inizia a fare piccoli passi per sentirti a tuo agio nelle interazioni, come ad esempio avviare una conversazione breve e semplice. Inoltre, lavora sulla tua autostima, concentrati sui tuoi punti di forza e non temere i rifiuti: può capitare e non definisce il tuo valore. In questo articolo, ti proponiamo 9 consigli pratici e un corso online per superare la timidezza con le ragazze (se non sai cosa siano, puoi leggere il nostro articolo su come funziona un corso online).
Superare la timidezza nelle relazioni amorose: ecco 9 step utili
La timidezza in amore può sembrare un ostacolo insormontabile, ma con pazienza, consapevolezza e piccoli passi, è possibile superare questa condizione e aprirsi a nuove possibilità. Si tratta di capire come acquisire maggiore fiducia in sé stessi.
Soprattutto, è fondamentale ricordare che non esiste una “formula magica”: infatti, ogni persona è unica e il percorso per superare la timidezza d’amore richiede di conoscersi a fondo e accettarsi. Infatti, esistono diverse cause psicologiche della timidezza. Con il tempo, la pratica e una buona autostima, migliorare la timidezza d’amore diventerà sicuramente un obiettivo raggiungibile.
1. Comprendi a fondo la tua timidezza
Il primo passo è comprendere da dove provenga la timidezza. Le cause possono essere diverse e variare da una persona all’altra: alcune persone sono timide per natura, altre lo diventano dopo aver vissuto alcune esperienze, come rifiuti o delusioni. Altre persone ancora sviluppano la timidezza perché tendono a sopravvalutare ciò che gli altri pensano di loro, e temono i giudizi esterni. Capire la tua timidezza è essenziale, perché consente di identificare i pensieri che ti bloccano, e lavorarci sopra.
2. Impara a gestire l’ansia con respirazione e visualizzazione
Molto spesso, la timidezza è accompagnata da una forte ansia. Infatti, può capitare che, davanti alla persona che ci interessa, siamo in preda all’agitazione, con sintomi fisici come sudorazione, palpitazioni o il temuto “blocco” mentale.
Per affrontare tutto ciò, una buona tecnica è la respirazione profonda: concentrati sul respiro per calmare il sistema nervoso e mantenere la lucidità. Un’altra strategia utile è la visualizzazione: immaginati mentre ti ritrovi a parlare con sicurezza e naturalezza con la persona che ti piace. Immaginare la scena in modo positivo aiuta ad acquisire sicurezza per quando arriverà il momento fatidico. Se poi vuoi approfondire, esistono diversi consigli per imparare a parlare bene.
3. Inizia con piccole interazioni sociali quotidiane
Spesso la timidezza è intensificata dal pensiero di doversi avvicinare direttamente alla ragazza di tuo interesse. Un buon modo per superare il blocco è “allenarsi” con piccoli scambi quotidiani con altre persone.
Ad esempio, fare due chiacchiere quando vai a fare la spesa (meglio andare di persona, piuttosto che fare la spesa online!), scambiare due parole con le persone vicine di casa, può essere d’aiuto per prendere confidenza con l’interazione e per imparare come migliorare la tua dialettica.
Queste esperienze ti faranno sentire più a tuo agio anche con la ragazza che ti interessa. L’importante è fare un passo alla volta, senza metterti eccessiva pressione.
4. Lavora sulla tua autostima
La timidezza può spesso derivare da una bassa autostima. Quando non ci sembra di essere persone valide o interessanti, tendiamo a temere il giudizio altrui e a vedere il rifiuto come una conferma delle nostre insicurezze. Invece, investire sulla propria autostima è un passaggio fondamentale per superare la timidezza.
Puoi farlo anche tu: cura la tua crescita personale, dedicati alle tue passioni e ai tuoi obiettivi. Ricordarti dei tuoi successi e dei tuoi punti di forza: ti renderà più consapevole del tuo valore, facendoti sentire più al sicuro quando ti trovi ad approcciare qualcun altro.
5. Accetta il rifiuto: non ti definisce come persona
Il timore di essere rifiutati è una delle principali cause della timidezza in amore. Quando ci lasciamo sopraffare dalla paura del rifiuto, tendiamo a evitare qualunque tentativo di avvicinamento. Tuttavia, è importante capire che un rifiuto non è una sentenza sulla nostra persona, ma un’opinione soggettiva.
Ciascuna persona ha gusti e preferenza personali, e non è possibile piacere a tutti. Invece di vedere il rifiuto come la fine di qualcosa, è utile considerarlo come un’esperienza che fa parte del tuo percorso personale e che ti aiuterà a crescere. Cambiare prospettiva in questo senso ti renderà più incline a esporti, senza restare nel morso della paura.
6. Preparati a conversazioni rilassate (parla del più e del meno)
Uno dei motivi per cui molte persone timide si bloccano è la paura di non sapere cosa dire. Avere già qualche argomento di conversazione può dare sicurezza, specie all’inizio: parlare del più e del meno può sembrare banale, ma è una valida tecnica rompighiaccio.
Quando si avvicina una ragazza, è sempre una buona idea iniziare con domande aperte o con osservazioni rilassate su ciò che ci circonda: anche parlare del tempo può essere un buon modo per rompere il ghiaccio! L’importante è ascoltare attentamente le risposte della persona che hai di fronte: ciò non solo dimostra interesse, ma offre spunti per continuare la conversazione in modo naturale.
7. Rispetta e accogli la tua indole timida
Superare la timidezza non significa diventare improvvisamente persone estroverse o cambiare radicalmente personalità. Infatti, la timidezza è una parte di te che va accettata e compresa, senza forzarti a essere ciò che non sei.
È importante trovare un equilibrio in cui la timidezza non diventi un ostacolo per le tue relazioni. È importante darti il tempo di crescere e fare progressi un passo alla volta, accettando che i cambiamenti richiedono pazienza e pratica.
8. Accetta le tue vulnerabilità
La timidezza può spesso derivare dal timore di mostrarti per ciò che sei, perché hai paura del giudizio o di non essere all’altezza. Tuttavia, molte persone apprezzano l’autenticità e sono attratte da chi si comporta con sincerità e trasparenza. Mostrarsi con autenticità può far sentire vicinanza alla persona con cui ti interfacci, rendendo il dialogo più spontaneo e piacevole. La vulnerabilità crea empatia, facendo capire all’altra persona che siamo a nostro agio nel mostrare chi siamo davvero.
9. Promuovi le interazioni sociali
Come per molte abilità, anche le competenze emotive vanno allenate. Ogni interazione sociale, anche piccola, può aiutarti a migliorare la tua fiducia e acquisire maggior controllo sulla tua timidezza. Non devi scoraggiarti per qualche passo falso: ogni esperienza è un’opportunità per imparare e crescere. La costanza è fondamentale, perché i progressi potrebbero non essere immediati, ma con il tempo i risultati arriveranno.
Nel prossimo paragrafo, vedremo quale corso seguire per migliorare ulteriormente la tua timidezza nelle relazioni interpersonali.
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Soprattutto, con questo corso comprenderai le cause neurologiche della tua timidezza, preparerai la mente ad affrontare il cambiamento e migliorerai le tue abilità di comunicazione e di ascolto attivo. Oltre a ciò, praticherai esercizi di rilassamento, meditazione e mindfulness per una migliore gestione dello stress. Con gradualità, vincerai la timidezza e l’ansia delle interazioni sociali. È ora di iniziare!
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