Come diventare poliziotto?



Vorresti entrare in Polizia ma non sai da dove iniziare? Questa guida potrebbe esserti davvero utile. In relazione al settore cui si è assegnati, si svolgeranno mansioni differenti; gli ambiti possono variare tra polizia stradale, polizia marittima, polizia ferroviaria, reparto mobile, e Nocs, cioè un reparto speciale per le operazioni ad alto rischio. Come vedi, i settori possono anche essere molto diversi tra loro.

Scopriamo insieme come diventare poliziotto, i requisiti necessari, quali titoli di studio occorrano e le normative per accedere al concorso.

Alcune regole per entrare in Polizia

A partire dal 2016, con l’art. 10 relativo al Decreto legislativo del 28 gennaio 2014 n. 8, i concorsi pubblici banditi dalla Polizia di Stato non sono più riservati alle persone che hanno già prestato servizio nelle Forze Armate, appartenenti dunque alla cosiddetta categoria VFP1. Ciò implica che ai concorsi banditi dalla Polizia di Stato possono partecipare anche i civili, purché in possesso di alcuni requisiti specifici elencati nel bando di riferimento.

Quali requisiti occorrono per diventare agente di Polizia?

Possono accedere al corpo della Polizia di Stato sia uomini sia donne che abbiano meno di 30 anni. Questo limite massimo di età può aumentare fino a tre anni nel caso in cui il candidato o la candidata abbia prestato servizio militare.

In particolare, i requisiti per entrare in Polizia sono i seguenti:

  • Avere la cittadinanza italiana;
  • Godere appieno dei diritti civili e politici;
  • Possedere un diploma di scuola secondaria di primo grado (licenza media) o altro titolo equivalente;
  • Avere un’età compresa tra 18 e 30 anni;
  • Possedere un’idoneità fisica, attitudinale e psichica;
  • Possedere qualità morali e qualità di condotta;
  • Non bisogna essere stati espulsi dalle Forze Armate, destituiti o licenziati da uffici pubblici;
  • La fedina penale deve essere pulita, cioè non bisogna aver avuto pene detentive per delitto non colposo e non bisogna essere stati sottoposti a misure cautelative o misure di prevenzione.

Com’è organizzata la Polizia di Stato?

La Polizia di Stato dipende direttamente dal Dipartimento della Sicurezza Pubblica del Ministero dell’Interno. A capo di tale dipartimento c’è il Prefetto, cioè il capo della Polizia e direttore generale della pubblica sicurezza.

Il capo della Polizia è affiancato da altri tre prefetti che assumono il ruolo di vice capo della Polizia. In particolare, essi sono:

  • Il vice capo per l’adempimento delle funzioni vicarie;
  • Il vice capo per le attività di pianificazione e coordinamento;
  • Il vice capo per la direzione centrale della Polizia criminale.

La Polizia è organizzata in uffici centrali e territoriali. Per ciò che riguarda l’organizzazione territoriale, in ogni provincia sono necessariamente presenti una questura e altri uffici che afferiscono ad alcune articolazioni periferiche, come ad esempio la Polizia Stradale, la Polizia Postale, la Polizia Ferroviaria e la Polizia delle Comunicazioni.

Inoltre, è possibile che siano presenti anche altri presidi, quali i commissariati (dipendono dalla questura) e ulteriori uffici come la Polizia di Frontiera e Marittima, i Reparti Volo, i Centri di Formazione e Addestramento.

Gerarchicamente parlando, nella Polizia di Stato si possono distinguere i seguenti ruoli:

  • Dirigenti;
  • Commissari di polizia;
  • Ispettori di polizia;
  • Sovrintendenti;
  • Agenti e assistenti.

Ciascuno dei singoli ruoli comprende poi ulteriori posizioni.

Come accedere ai concorsi pubblici?

Veniamo alle informazioni utili. Per accedere ai concorsi pubblici è necessario consultare periodicamente sulla Gazzetta Ufficiale i bandi pubblicati dal Ministero dell’Interno. I bandi dei concorsi sono pubblicati con cadenza periodica e per questa ragione bisogna controllare di frequente, per evitare di lasciarsi sfuggire quelli che interessano.

Tutti i concorsi per i Volontari (VFP1 – VFP4) sono pubblicati nella sezione dedicata del sito del Ministero della Difesa; sullo stesso sito è inoltre possibile presentare la domanda per l’iscrizione al concorso.

In cosa consistono il concorso e le prove?

Una volta ammessi al concorso sulla base dei prerequisiti che abbiamo elencato poco fa, è necessario sostenere una prova d’esame. Questa prova consiste in un questionario a risposte multiple che riguarda argomenti di cultura generale.

Sono richieste alcune conoscenze linguistiche (una lingua straniera a scelta tra inglese, francese, tedesco) e alcune competenze informatiche di base. Per superare il test è necessario avere ottenuto il punteggio di almeno 6 risposte corrette su 10.

Una volta superato il test, tutti i candidati saranno sottoposti a una serie di accertamenti psico- fisici e attitudinali per valutarne l’idoneità. Completati questi accertamenti, si verrà nominati Allievi Agenti della Polizia di Stato.

Per prepararsi ai concorsi è possibile effettuare dei corsi di formazione online:

I concorsi sono sicuramente uno dei principali ostacoli e, oltre a una buona dose di fortuna, richiedono uno studio assiduo. Su Corsi.it troverai alcuni corsi utili a migliorare le tue capacità in fatto di memorizzazione di informazioni.

Per esempio, puoi provare il corso di Memoria e Apprendimento Rapido: scoprirai come trasformare il tuo cervello in un enorme archivio di informazioni, senza paura di dimenticare tutto dopo pochi giorni.

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Ecco le fasi di svolgimento del concorso

  • Test scritto;
  • Prova di efficienza fisica;
  • Valutazioni psicofisiche;
  • Accertamento attitudinale.

Per prepararsi al concorso, è possibile utilizzare uno tra i tanti manuali a disposizione, con moltissimi quiz e simulazioni di prove, con tutti gli argomenti dei concorsi e, talvolta, le tracce d’esame dei bandi emanati in precedenza.

L’iter di formazione

Gli Allievi Agenti dovranno obbligatoriamente frequentare un corso della durata di sei mesi presso una Scuola di Polizia o presso l’Accademia della Polizia di Stato. Sul sito della Polizia di Stato è possibile consultare l’elenco dei centri di formazione per gli aspiranti poliziotti.

Ti raccontiamo una piccola curiosità: uno dei nostri docenti (Enzo Kermol), ha insegnato per anni proprio presso la scuola allievi agenti della Polizia di Stato. Indovina cosa? I nuovi agenti venivano addestrati a capire chi stava mentendo durante gli interrogatori attraverso la lettura delle micro-espressioni facciali. Hai presente il telefilm Lie To Me? Beh praticamente la stessa cosa, ma nella realtà! Se ti interessa questo argomento tra i nostri corsi online  c’è proprio quello di Enzo Kermol.

Come scoprire le bugie osservando le microespressioni

 

Tornando a noi: al termine del corso, si è nominati Agenti in prova; dopo ulteriori sei mesi, si è finalmente Agenti di Polizia effettivi. Inizialmente, gli agenti sono assegnati a un Reparto o Ufficio in una regione diversa da quella di nascita o di residenza. La destinazione definitiva verrà stabilita in seguito, anche in base alle attitudini dimostrate e alle capacità effettive. Inoltre, una volta entrati nel corpo di polizia, è possibile partecipare a concorsi interni per eventuali avanzamenti di carriera.